Andrea nel suo studio
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Andrea Stanzione, liutaio
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Sono un tarlo educato!

LA NASCITA DI UN LIUTAIO

Fare il liutaio oggi viene considerato da molti una scelta bislacca. Tante persone mi chiedono perché mai abbia scelto di fare questo nella vita, invece che un mestiere “normale”. A volte le cosa capitano per caso.

Nella mia vita precedente, tanti anni fa, ero un elettricista. Volete sapere qualcosa in più della storia? E quindi chi sono e da dove arrivo?

Andrea Stanzione, per l’anagrafe…si dai…anche per i miei genitori e per pochi altri ma! … per il resto del mondo così non è! Vi conviene utilizzare l’appellativo di Brugola o una delle sue declinazioni (Bruss, Brugolix, Brughi e così via…) se volete far capire che state parlando di me al vostro interlocutore.

Sono un Liutaio con tanto di - udite, udite - attestato di Mastro Liutaio ottenuto in merito alla frequentazione dei corsi e al superamento degli esami della Scuola Civica di Liuteria di Milano. Qui ho avuto i miei primi approcci al mondo della liuteria ed è stato come assaggiare un frutto esotico dal sapore sorprendentemente nuovo e sconosciuto! Fino a quel momento, io, cresciuto in terra di mobili d’artigianato, non avevo realizzato che dal legno, materia che lega i due mondi, si potessero realizzare degli strumenti musicali. Quindi completamente a bocca asciutta inizia la mia formazione liutaria. Quattro anni di frequentazione con esperienze lavorative parallele come riparazioni, piccoli restauri ed esperimenti costruttivi. Nell’arco dei quattro anni successivi alla fine della scuola ho lavorato contemporaneamente su progetti di falegnameria e liuteria.

Nell’aprile 2009 c’è stato l’incontro con la I maiuscola! Un giorno, nel mezzo del cammin di nostra vita, incontrai il liutaio Enrico Bottelli. Il Maestro è un rappresentante della scena liutaria “milanese nel mondo” degli ultimi 25 anni. Da questo incontro è nata una collaborazione durata circa quattro anni durante i quali ho potuto vedere e apprendere alcuni aspetti fondamentali del suo metodo di costruzione, esattamente lì, sul campo da gioco. Successivamente ho potuto rielaborare alcuni di questi metodi facendoli miei. Assieme costruivamo le sue chitarre classiche, strumenti musicali di rara bellezza, unici ed esclusivi. La maiuscola rende merito alle qualità umane del Maestro. Non ho dovuto rubare nulla, nessuna gelosia rispetto alle proprie conoscenze. E’ stato un libro aperto.

Ora ho deciso che la liuteria deve definitivamente essere il mio mestiere, il mio lavoro e ho deciso di farlo in un luogo stimolante e bello: la mia nuova bottega nel quartiere di Villapizzone, dove vivo, a Milano.